Maiolo, benedizione nella scuola parla il parroco: ‘La farò quando è vuota’

Don Luca Bernardi parroco di Maiolo ‘Noi eravamo disponibili al dialogo, ma l’altra parte no’

Immagine di repertorio

La benedizione pasquale "la farò quando è vuota, per far capire dove conducono certe decisioni arbitrarie". Usa toni polemici il parroco di Maiolo don Luca Bernardi nel condannare il gesto della preside dell'istituto comprensivo della vicina Pennabilli  che qualche giorno fa gli aveva vietato di entrare nelle classi per il rito. Il gesto indusse il sindaco Mauro Giannini, ad emettere un'ordinanza che obbligava la dirigente a consentire le benedizioni anche durante le lezioni. Il 17 marzo, ricostruisce il parroco in un'intervista sul Corriere Romagna, la dirigente Annalisa Celli gli avrebbe negato il permesso per la benedizione. Il giorno dopo il sacerdote si è presentato a scuola con il sindaco, ma "siamo stati allontanati", denuncia il parroco che voleva riprovarci il 22 marzo. Solo che il giorno prima la dirigente aveva emesso una circolare che vietava le benedizioni nell'orario scolastico. "Noi eravamo disponibili al dialogo, ma l'altra parte no", attacca don Bernardi. La parrocchia, sottolinea, "da tempo dona 200 euro all'anno alla scuola, fa giocare gli allievi sul suo terreno e concede la chiesa parrocchiale per la recita di Natale". Perciò domanda: "la chiesa va bene se serve per comodità, però il prete per le benedizioni non può entrare perché intacca la laicità della scuola?". Da qui la decisione: "i bambini verranno benedetti davanti al Comune, luogo che ha accolto le nostre istanze". Anche a Finale Emilia, nel Modenese, un dirigente scolastico ha di recente vietato le benedizioni pasquali in aula sottolineando la laicità della scuola pubblica e concedendo lo spazio antistante l'istituto per eseguirle.

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