Polli e allevamenti, il caso Cavallara discusso in Regione. Europa Verde: "Verificare il rispetto delle regole"

Alla consigliera Zamboni risponde l’Assessore Donini: ‘Svolti più controlli di quelli richiesti dal ministero’

Silvia Zamboni

Verificare che siano state rispettate le leggi per l'allevamento di polli nello stabilimento riminese dell'azienda marchigiana oggetto di una puntata di Report che denunciava problemi per le condizioni dei volatili lì allevati.

A chiederlo, in un'interrogazione, è Silvia Zamboni (Europa Verde) che ha ricordato come "nel corso della puntata del programma televisivo d'inchiesta Report su Rai3 dal titolo "Che Polli!", in onda lo scorso 9 gennaio, sono state documentate le condizioni negli allevamenti di polli di alcuni impianti siti nelle regioni Marche (a Monte Roberto) ed Emilia-Romagna. Il reportage ha messo in evidenza maltrattamenti agli animali e condotte in violazione delle normative in materia di tutela dei polli allevati per la produzione di carne". Non solo ci sarebbero violenze sugli animali, ha continuato la consigliera, ma anche la non veridicità di polli allevati all'aperto, venduti invece come tali "e dopo l'inchiesta, il vice presidente dell'azienda si è dimesso da Assobio".

In commissione Politiche per la salute, presieduta dalla vicepresidente Francesca Maletti, ha risposto l'assessore alla Sanità, Raffaele Donini. Per l'assessore "la Regione fa i controlli su consistenza degli allevamenti, percentuale di mortalità, difformità accertate e altri parametri. I controlli sono eseguiti considerando le norme sul benessere animale e verifichiamo anche se il personale è idoneo, i protocolli per animali malati. I dati sulla mortalità vengono valutati e poi si emette un giudizio sul benessere animale dell'allevamento. Se l'esito controlli è sfavorevole, sono previste prescrizioni da adottare o sanzioni e si possono anche applicare una decurtazione dei premi comunitari. In totale, la Regione nel 2022 ha svolto il 118,5% dei controlli raccomandati dal ministero della Sanità, 5 in più di quelli previsti, riscontrando 3 allevamenti come non conformi. La Regione è pronta a controlli aggiuntivi".

Zamboni ha anche ricordato come è già stata approvata una sua risoluzione riguardante la transizione zootecnica che non prevede l'uso di gabbie negli allevamenti. Finora, sono state definite 22 check list per allevamenti di conigli. E il tavolo avicolo, con assessorati e governo, lavora a linee guida per uniformare allevamenti, che siano sostenibili, e piani urbanistici sostenibili. La consigliera, replicando, ha "preso atto del numero maggiore di controlli rispetto a quelli richiesti dal ministero e che sono emersi tre allevamenti non conformi. Forse l'allevamento indicato da Report è sfuggito ai controlli, altrimenti non mi spiego come siano state riportate quelle modalità di allevamento. Si deve continuare a monitorare la situazione e i fondi previsti nel Psr si investano anche per il benessere animale".

Zamboni ha ripercorso le vicende seguite alla trasmissione tv e sottolineato come "nella primavera del 2022 l'azienda avicola oggetto dell'inchiesta di Report ha ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna l'autorizzazione a demolire un vecchio complesso per l'allevamento di polli in località Cavallara di Maiolo (Rimini) per realizzarne uno nuovo nella stessa area: il progetto prevede 16 nuove strutture orizzontali (in quelle vecchie è spuntato l'amianto) lunghe fino a 122 metri, con altezza di circa 4,5 metri, ma pochi giorni fa il Comitato per la Valmarecchia ha lanciato sulla piattaforma Change.org una petizione che ha già raccolto oltre 4mila firme. Il comitato si rivolge al presidente della Regione chiedendogli di fermare l'impianto da 800mila polli l'anno. "L'intervento in corso – si legge nella petizione – ci riporta agli Anni 70 ed è contro la vocazione turistica della vallata. Siamo cittadini e imprenditori che hanno investito nel territorio creando più occupazione dei tre posti di lavoro indicati dall'azienda Fileni come addetti stabili". Il comitato evidenzia inoltre i rischi per la salute e per l'ambiente a causa delle pesanti emissioni di ammoniaca e di metano e dell'aumento delle polveri sottili, tanto che il 19 febbraio circa 200 manifestanti hanno organizzato un sit-in davanti allo stabilimento, attualmente in fase di ripristino".

La capogruppo di Europa Verde aveva chiesto alla giunta di predisporre ulteriori controlli, anche sul rispetto delle leggi sul benessere animale, anche "sulle pratiche di allevamento avicolo in uso presso gli stabilimenti presenti sul territorio regionale mostrati nell'inchiesta di Report" oltre che verificare i protocolli seguiti dall'azienda "per la gestione degli animali malati e sofferenti e quanto personale e quanti veterinari ha a disposizione per la cura di questi animali per ciascun stabilimento, nonché quali sono i dati sulla mortalità in azienda per le diverse tipologie di allevamento (convenzionale e biologico)".

E  ancora, aveva chiesto se la Regione intendesse rivedere i finanziamenti o le agevolazioni e se "intende promuovere analoghi controlli negli altri impianti della stessa proprietà già autorizzati o in via di autorizzazione sul territorio regionale". La consigliera verde chiedeva, infine, all'amministrazione regionale di "incontrare il Comitato per la Valmarecchia per ascoltare le loro preoccupazioni in merito al nuovo mega allevamento di polli previsto in località Cavallara".

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